La ripresa del mercato immobiliare residenziale nel 2024

Compravendita immobiliare
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L’ultimo scorcio del 2024 ha segnato un importante punto di svolta per il settore immobiliare residenziale italiano. I dati relativi al quarto trimestre evidenziano un incremento del 7,6% nelle transazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con circa 217.000 compravendite concluse. Questo rappresenta un’accelerazione significativa rispetto al timido +2,7% registrato nel trimestre precedente.

Napoli in controtendenza negativa

Nel capoluogo campano, però, la situazione sembra essere meno rosea, almeno per il momento. Napoli ha infatti chiuso l’ultimo trimestre del 2024 con un calo dell’1,9% nelle compravendite, per un totale di 2.121 transazioni nel quarto trimestre.

Napoli è l’unica grande città italiana con una performance negativa su base annua, mentre il fenomeno di crescita ha comunque interessato tutto il territorio nazionale, con punte di eccellenza nel Meridione e nelle regioni del Nord Est.

Tendenze nelle tipologie abitative

L’analisi dimensionale rivela preferenze ben definite tra gli acquirenti. Gli immobili di metratura media (tra 50 e 115 m²) guidano la crescita con un incremento dell’8,7%, seguiti dalle abitazioni leggermente più ampie, comprese tra 115 e 145 m², che registrano un +8%.

Minor interesse sembrano suscitare sia gli appartamenti di piccole dimensioni (sotto i 50 m²), che crescono solo del 4,5%, sia le abitazioni più grandi (oltre 145 m²), che mostrano comunque un incremento superiore al 5%.

Finanziamenti e prima casa

Un dato particolarmente significativo riguarda il settore della prima casa, che ha visto la quota di abitazioni acquistate con la relativa agevolazione fiscale salire fino a quasi il 71%, con un incremento di 9 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Il mercato ha beneficiato del supporto del settore bancario, che ha finanziato il 41,5% degli acquisti effettuati da persone fisiche, in un contesto caratterizzato da tassi d’interesse in diminuzione (-120 punti base su base annua). I finanziamenti erogati hanno sfiorato i 12 miliardi di euro, con un incremento di oltre 2 miliardi rispetto all’anno precedente.

Nuove costruzioni: un settore in forte espansione

Il fenomeno più rilevante del periodo è rappresentato dall’impennata delle nuove costruzioni, che hanno registrato un incremento del 46% rispetto al quarto trimestre 2023. Con circa 9.000 unità aggiuntive scambiate, questo segmento ha raggiunto l’incidenza più elevata degli ultimi quattro anni, arrivando a costituire il 13% del mercato complessivo. Questo eccezionale risultato è in gran parte attribuibile alla scadenza del “sismabonus” al 31 dicembre 2024, che ha offerto significativi vantaggi fiscali agli acquirenti.

Il mercato dell’usato e delle locazioni

Il comparto dell’usato, sebbene con ritmi più contenuti, ha mostrato comunque un andamento positivo, con un incremento del 3,6% e circa 190.000 abitazioni che hanno cambiato proprietario. Questa solidità conferma la stabilità strutturale del mercato. Diversa la situazione nel settore delle locazioni, dove si è registrata una leggera contrazione, con poco più di 240.000 contratti stipulati.

La flessione ha interessato in modo equilibrato sia le aree ad alta tensione abitativa (-0,4%) sia le altre zone (-0,1%). Nonostante questa riduzione nel numero di contratti, il valore economico del mercato degli affitti è aumentato del 3,7% a livello nazionale, raggiungendo circa 1,7 miliardi di euro.

La percezione degli operatori del settore

Il sondaggio condotto tra gli agenti immobiliari evidenzia un miglioramento significativo del clima di mercato. La percentuale di professionisti che rilevano aumenti nei prezzi di vendita è salita al 17,3% (dal precedente 12,4%), sebbene prevalga ancora una generale stabilità delle quotazioni (70%).

Per la prima volta dopo oltre un anno, il saldo tra giudizi di aumento e riduzione dei valori è tornato in territorio positivo. L’attività delle agenzie appare intensa, con l’88,9% che ha intermediato almeno un’abitazione nel trimestre, il dato più elevato mai registrato dall’inizio delle rilevazioni.

Indicatori di mercato e prospettive

Gli indicatori di efficienza del mercato mostrano valori estremamente favorevoli: lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali si attesta al 7,9% e i tempi medi di vendita a 5,7 mesi, entrambi ai minimi storici. La domanda mostra chiari segnali di ripresa, con un significativo miglioramento nel saldo tra valutazioni di aumento e riduzione dei potenziali acquirenti. Le divergenze valutative tra venditori e acquirenti rimangono la principale causa di fallimento delle trattative, mentre continua a diminuire l’incidenza delle difficoltà di accesso al credito come ostacolo alle compravendite (19%, in calo rispetto al 20% del trimestre precedente e al 27% dell’anno precedente).

Nel settore delle locazioni, ben il 55% degli agenti segnala un incremento dei canoni rispetto al trimestre precedente, il valore più elevato mai registrato. Le previsioni per il trimestre successivo sono orientate all’ottimismo, con il 42% degli operatori che si attende ulteriori aumenti, contro solo il 4% che prevede riduzioni. Questo diffuso sentimento positivo caratterizza le aspettative degli agenti sia per il breve sia per il medio termine, segnalando un rinnovato dinamismo dell’intero settore immobiliare italiano.


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