La caparra confirmatoria è uno degli aspetti più importanti nelle transazioni immobiliari, fungendo da garanzia sia per chi vende sia per chi acquista una casa.
Ecco perché in questa guida completa abbiamo cercato di condividere con i nostri clienti attuali e futuri tutto quello che c’è da sapere su questo strumento fondamentale per la compravendita immobiliare.
Cos’è la caparra confirmatoria e come funziona
La caparra confirmatoria è una somma di denaro che l’acquirente versa al venditore al momento della firma del contratto preliminare di compravendita, il compromesso. Sebbene non vi siano degli importi predeterminati, di solito la cifra così corrisposta si aggira tra il 10% e il 30% del prezzo totale dell’immobile.
Duplice è la sua funzione: serve infatti a confermare la serietà dell’impegno preso da entrambe le parti e fornire una tutela in caso di inadempimento contrattuale. È importante sottolineare che la caparra confirmatoria si differenzia dal semplice acconto, poiché quest’ultimo non offre le stesse garanzie legali in caso di inadempimento.
Nel momento in cui viene versata la caparra, invece, questa viene trattenuta dal venditore fino al momento del rogito notarile. Se la compravendita va a buon fine, la caparra viene considerata come un anticipo sul prezzo finale dell’immobile. Tuttavia, il suo vero valore emerge nelle situazioni in cui una delle parti non rispetta gli accordi presi. In questi casi, la legge prevede precise conseguenze: se è l’acquirente a non rispettare il contratto, il venditore può trattenere la caparra versata; se invece è il venditore a non adempiere, dovrà restituire il doppio della caparra ricevuta.
Le tutele per acquirente e venditore
La caparra confirmatoria trova il suo fondamento giuridico nell’articolo 1385 del Codice Civile, che ne regola il funzionamento e le conseguenze legali. Per essere valida, deve essere esplicitamente indicata come tale nel contratto preliminare di compravendita, specificando chiaramente l’importo e le modalità di versamento. È fondamentale che il contratto sia redatto in forma scritta e che contenga tutti gli elementi essenziali della futura compravendita, inclusi i termini per il rogito notarile.
Un aspetto cruciale da considerare è la modalità di pagamento della caparra. Per garantire la massima tracciabilità e tutela, è infatti necessario procedere con il versamento tramite bonifico bancario o assegno circolare. È inoltre fondamentale conservare tutte le ricevute e la documentazione relativa al versamento della caparra, inclusa una copia del contratto preliminare registrato.
Va poi sottolineato che la caparra confirmatoria può essere oggetto di negoziazione tra le parti. L’importo può variare in base a diversi fattori, come il valore dell’immobile, le condizioni di mercato e gli accordi specifici tra acquirente e venditore. In ogni caso, è consigliabile farsi assistere da un professionista del settore immobiliare o da un avvocato nella definizione dell’importo e delle condizioni della caparra, per evitare spiacevoli sorprese in futuro.
Con queste caratteristiche, è lecito sottolineare come la caparra confirmatoria sia uno strumento essenziale nelle transazioni immobiliari, offrendo garanzie concrete a entrambe le parti coinvolte. La sua corretta gestione, unita a una chiara comprensione delle sue implicazioni legali, contribuisce a rendere più sicura e trasparente l’intera operazione di compravendita immobiliare.