Il tasso fisso batte ancora il variabile, ecco quanto risparmi

Mutui casa
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Il tasso fisso si conferma la scelta più conveniente per gli italiani che desiderano richiedere un nuovo mutuo casa, con più del 95% dei mutuatari che nell’ultimo trimestre ha optato per questa forma tecnica.

Il motivo non è certo difficile da comprendere. Oltre ad essere una forma di tasso che può garantire la migliore serenità nel lungo termine, il tasso fisso è altresì oggi quello più basso. L’analisi del risparmio derivante dai mutui a tasso fisso è peraltro ben chiara dall’ultimo report di Mutuionline, secondo cui tra i mutui a tasso fisso a 20 e 30 anni e quelli a tasso variabile, ci sarebbe un differenziale medio di 164 punti base.

Insomma, quanto basta per indurre sempre più italiani a sposare il mutuo a tasso fisso e accendere un finanziamento al tasso medio del 3,29%, piuttosto che optare per quello variabile, indicizzato all’Euribor, e farlo al 4,93%. I benefici sono ancora più significativi se si riesce a spuntare un mutuo green, predisposto per gli immobili ad alta efficienza energetica, i cui tassi si fermano intorno al 2,55%.

L’andamento di IRS e Euribor

Il fatto che i tassi fissi siano così bassi rispetto a quelli variabili non è dunque una sorpresa e, per certi versi, non è nemmeno una novità storica. Le ragioni di questa evoluzione risiedono infatti nella maggiore prontezza dell’IRS (il parametro a cui sono legati i mutui a tasso fisso) rispetto all’Euribor, con il primo che riesce ad anticipare l’evoluzione delle condizioni di mercato in modo più tempestivo.

I movimenti dell’Euribor, invece, tendono a reagire più in prossimità delle decisioni di politica monetaria delle banche centrali e, probabilmente, per assistere a una contrazione più significativa bisognerà attendere il taglio dei tassi ufficiali di riferimento della BCE, previsto per la seduta di maggio o per quella immediatamente successiva.

Insomma, con questi elementi di base non sfugge come il mercato rifletta una chiara e ben giustificabile preferenza nei confronti dei mutui a tasso fisso, ed è ben comprensibile come la quasi totalità dei mutuatari abbia già colto l’opportunità di garantirsi queste condizioni.

Attenzione infine alle opportunità che sorgono per coloro che un mutuo lo hanno già in ammortamento. Se infatti è stato sottoscritto a un tasso variabile o fisso superiore al 3,5%, si farebbe bene a valutare la convenienza a sfruttare la surroga e, dunque, spostarlo in altro istituto di credito, presso cui negoziare condizioni più vantaggiose.

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